C’è
da dire che se, purtroppo, non sono pochi quanti hanno emulato il
deputato nostrano nelle modalità di approccio alla vita politica, fatto
con grande sfarzo e smisurato, quanto discutibile, uso dei mezzi
finanziari, non sono meno quanti pensano di ripetere le gesta del “capo”
nelle vesti di arringatore-barzellettiere. Basta farli salire sul palco
e dar loro un microfono.
Succede
così che ti ritrovi fino a quel momento pacifici e pure stimati
educatori, finanche appassionati di poesia, che anziché usare le proprie
conoscenze per elevare i toni ed i contenuti del confronto politico, si
lasciano andare anch’essi al turpiloquio, all’intervento spazzatura,
condito di pesanti insinuazioni e volgari allusioni, che non fanno onore
né a chi li pronuncia nè a chi li patrocina, men che meno alla classe
politica tutta intera.
Ma, c'è da chiedersi, dopo le parole e le parolacce, quando si parlerà di fatti concreti?
Per
esempio, gli uomini politici più rappresentativi della città, quelli
che occupano scranni importanti nelle diverse sedi istituzionali, quando
daranno conto ai cittadini-elettori di quanto hanno prodotto per la
città nel loro ormai pluriennale impegno istituzionale?
Ci
sarà, in questa campagna elettorale, un momento in cui gli
amministratori comunali uscenti ed i partiti che li hanno sostenuti, ci
diranno cosa hanno prodotto negli ultimi anni? Il
centrodestra, che ha governato quasi ininterrottamente questa città per
un decennio, ci dirà cosa ha fatto per la città? Ed il Partito
Democratico, che si è assunto la responsabilità di co-governare la città
per otto mesi, ci dirà cosa ha fatto in un sia pur breve periodo di
tempo?
Riusciremo
a sapere dal Consigliere Provinciale di maggioranza Salvatore Di
Mattina, che si candida a Sindaco della Città, e che ritiene, quindi, di
avere le carte apposto, cosa ha fatto in questi tre anni di
consiliatura a Palazzo dei Celestini? La stessa cosa possiamo chiederla
all’altro Consigliere Provinciale di minoranza, Sandro Quintana?
Ci sarà, in questa campagna elettorale, il Consigliere Regionale di minoranza Antonio Barba, candidato anche Consigliere
Comunale, che vorrà farci partecipi di quanto ha fatto presso il
Consiglio Regionale della Puglia nei due anni di legislatura?
Ed, infine, quando il deputato di maggioranza Vincenzo Barba, il “number one”
della destra gallipolina, vorrà farci sapere quanti e quali interventi
ha fatto nelle aule di Palazzo Madama, prima, e di Montecitorio, dopo,
e, prima ancora, da Consigliere Regionale, in favore dalla sua gente? Quali
provvedimenti ha proposto per alleviare la drammatica situazione
occupazionale, oppure, ha mai intercettato qualche finanziamento
pubblico o privato utile per un'opera importante da realizzarsi nella
sua amata città? In cosa consiste il suo tanto ossessivamente
sbandierato amore per Gallipoli?
Le
statistiche e gli atti parlamentari non sono a lui favorevoli, lo
portano agli ultimi posti in termini di produttività, lo fanno apparire
come uno “scalda sedie”, e non è facile trovare una sola iniziativa
degna di essere segnalata.
E
poi, dopo averci edotto sui suoi meriti e smentito le statistiche, dia
un po' più di spazio al suo candidato sindaco, o ha paura che facendolo
parlare venga fuori la sua poca “gallipolinità”?
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